Difetti della vista – la miopia

miopia

Insieme a tatto, udito, gusto e olfatto, la vista è uno dei cinque sensi ed è il senso preposto alla percezione degli stimoli visivi. La vista ci permette di distinguere forme, rilievi, distanza e colori di ciò che viene osservato

Gli occhi sono lo specchio dell’anima come diceva Platone. Grazie a loro possiamo osservare il mondo che ci circonda e anche trasmettere le nostre emozioni.

In modo normale siamo in grado di vedere bene sia oggetti lontani che vicini. Ma quando non tutto funziona bene potrebbe essere a causa dei difetti della vista. In questi casi è fondamentale rivolgersi ad uno specialista.

Sono tanti i difetti della vista, ma in questo articolo ci occuperemo della miopia.

Che cos’è la miopia

La miopia è un difetto visivo che consiste nella difficoltà di mettere a fuoco gli oggetti lontani. Si tratta di un vizio refrattivo che è dovuto al fatto che i raggi luminosi provenienti da lontano vengono messi a fuoco davanti alla retina e non, come dovrebbero, su di essa. Proprio per questo motivo, il miope vede sfuocato le immagini presenti ad una determinata distanza ma vede bene gli oggetti vicini.

In alcuni casi la miopia è accompagnata da altri difetti visivi a causa dei quali il miope ha difficolta a vedere correttamente anche da vicino. Ad esempio, potresti essere miope ed ipermetrope oppure potresti avere anche l’astigmatismo unito alla miopia.

La miopia è un difetto visivo piuttosto comune. Infatti, si stima che attualmente ne sia interessata una persona su quattro. E’ molto importante anche la componente familiare: se un tuo parente è miope, è molto probabile che ne sei affetto anche tu.

Questo difetto visivo è molto presente anche nei bambini e negli adolescenti e può progredire in modo graduale o veloce. Nella fascia di età infantile e adolescenziale, il difetto visivo può progredire anche molto velocemente per poi assestarsi.

Quali sono i sintomi della miopia

curare la miopia

Come già detto, nella miopia, l’immagine osservata non viene messa a fuoco sulla retina, ma converge davanti ad essa. Come conseguenza, la vista è sfocata e distorta di quanto osservato in lontananza, mentre la capacità di vedere da vicino può essere buona. Un altro sintomo è l’esigenza di aggrottare e stringere gli occhi per mettere a fuoco. Oltre alla difficoltà di vedere nitidamente gli oggetti lontani, la miopia può essere associata ad altri sintomi, come affaticamento visivo e mal di testa.

Questo difetto visivo può anche peggiorare di notte e, in questo caso, si parla di miopia notturna. Ti puoi accorgere quando ti metti alle guida di un veicolo alla sera.

Per quanto riguarda la miopia infantile, nei bambini è piuttosto facile individuarla. Se tuo figlio ha questo problema ti dirà che non riesce a vedere bene alla lavagna e si metterà vicino al televisore.

Ad oggi, le cause per cui potresti diventare miope non sono note. Si può dire che una persona soffre di miopia quando ha il bulbo oculare più lungo del normale o quando la cornea ha una curvatura troppo piatta. Unitamente al fattore familiare, queste sono le principali cause dell’occhio miope.

La miopia si classifica in diversi criteri e la sua gravità si misura in diottrie. In generale, ci sono due tipi di miopia.

La miopia semplice, quando il difetto visivo è inferiore alle -6 diottrie, è il disturbo più comune che compare nella maggior parte dei casi con lo sviluppo fisico e non può essere prevenuta.

Invece, si parla di miopia elevata quando il difetto di refrazione va oltre le -6 diottrie. Questo tipo è definito anche miopia patologica o degenerativa ed è provocata da un eccessivo allungamento del bulbo oculare.

La diagnosi

Quando la sfocatura degli oggetti lontani è talmente elevate da non permetterti di avere una buona qualità di vita dovresti andare dall’oculista.

L’approccio migliore è sottoporsi a controlli dall’oculista a cadenza regolare, sin dall’infanzia, per monitorare l’evoluzione del difetto visivo. I primi segnali del problema nel bambino sono la difficoltà nel leggere un testo o l’assunzione di posizioni strane quando guarda la tv, scrive o disegna. Si tratta di un difetto progressivo che tende ad aumentare con lo sviluppo fisico.

La miopia è divisa in diottrie e il medico oculista, attraverso la visita specialistica, ti dirà con esattezza quante diottrie di miopia hanno i tuoi occhi. Sarà lui a consigliarti tutte le opzioni possibili per correggere il tuo problema della vista.

Per esempio, il primo trattamento valido è quello di utilizzare occhiali per la miopia. In alternativa agli occhiali da vista, ci sono le lenti a contatto per la miopia ma anche l’operazione occhi laser.

L’entità si misura con la lente divergente, che corregge il vizio di rifrazione. La miopia può essere classificata in tre stadi:

  • lieve, se va da 0 a 3 diottrie
  • moderata, se va da 3 a 6 diottrie
  • elevata, se è maggiore di 6 diottrie.

La diagnosi può essere verificata con una semplice visita oculistica. Tuttavia ci sono anche strumenti diagnostici che possono aiutare ad avere una visione più accurata e completa del nostro problema visivo.

A questo punto magari ti stai chiedendo se il disturbo può peggiorare oppure può regredire? La risposta ad entrambe le domande è sì. Infatti, la miopia può peggiorare soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza. Solo verso i 23-25 anni in generale la miopia si stabilizza. Invece, dopo i 45-50 anni di età la miopia potrebbe migliorare di 0,50 o più diottrie.

Come migliorare la miopia

Per curare la miopia la soluzione più comune è indossare occhiali da vista. Sarà l’oculista a stabilire attraverso la visita quanto devono essere forti le lenti in modo che tu possa avere una visione chiara.

Gli occhiali per la miopia aiutano perché permettono alla luce di riflettersi sulla parte corretta della retina essendo creati con una lente concava che sposta la messa a fuoco della luce per aiutarti a vedere nitidamente.

Alcune persone preferiscono le lenti a contatto agli occhiali. Anche le lenti a contatto correggono la miopia allo stesso modo degli occhiali. Riducono l’errore di rifrazione e spostano il punto focale dell’occhio sulla retina.

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