Ponte del Diavolo di Lanzo Torinese – tra natura, bellezza e legenda

Ponte del Diavolo di Lanzo Torinese – tra natura, bellezza e legenda

ponte del diavolo lanzoIl Ponte del Diavolo di Lanzo Torinese è immerso in un bel parco naturale attraversato dal fiume Stura. Un posto ideale per una gita fuori porta immersi nella natura, per un po’ di relax o per fare delle passeggiate nei boschi. Per gli appassionati delle arrampicate c’è anche questa possibilità.

arrampicate ponte del diavoloUn po’ di storia

Il Ponte del Diavolo o Ponte del Ròch (pietra in piemontese) è stato costruito nel 1378 con il consenso del Vice castellano di Lanzo, Aresmino Provana di Leynì, collaboratore di Amedeo VI di Savoia (conosciuto come il Conte Verde). Per sostenere la spesa (1400 fiorini) è stata imposta una tassa sul vino per dieci anni. Il Ponte serviva a collegare Lanzo e le sue Valli con Torino superando la Stura e, permettendo così, di evitare il passaggio da Balangero, Mathi e Villanova che erano territori governati dai Principi di Acaja, e da Corio, sotto il controllo dei Marchesi del Monferrato, entrambi ostili ai Savoia.

Caratteristiche del Ponte del Diavolo

Il ponte ha un’altezza di 16 metri, lunghezza di 65 metri e una luce di 37 metri ed è stato costruito a schiena d’asino. Si trova in una stretta gola con le pareti a precipizio scavata dalle acque della Stura in tempi preistorici. Nel 1564 sul ponte è stata costruita una porta che veniva chiusa durante le epidemie (come la peste) per impedire il passaggio dei forestieri e preservare il borgo. Dal 1979 la zona è parco protetto.

ponte del diavolo lanzo legendaLa legenda

Secondo la leggenda fu il diavolo a costruire il ponte dopo che gli abitanti provarono a costruirlo per ben due volte ma era sempre crollato. In cambio il diavolo avrebbe preso con sé l’anima del primo a transitare sul ponte. Per questo motivo venne fatto passare per primo un cagnolino. Il diavolo arrabbiato avrebbe sbattuto violentemente le sue zampe sulle rocce circostanti formando le “Marmitte dei Giganti” (un curioso fenomeno geologico dovuto all’azione vorticosa che l’acqua ha sulle rocce). Qui se ne contano 21 disposte su 18 metri di dislivello dal livello della Stura. Popolarmente le “Marmitte dei Giganti” sono considerate le pentole in cui il diavolo ha cucinato la minestra necessaria ai suoi aiutanti per la costruzione del ponte.

marmitte dei giganti lanzoDurante la bella stagione, il parco del Ponte del Diavolo viene preso d’assalto tant’è che la domenica risulta difficile trovare parcheggio.

Un posto che merita essere visitato e dove io ritorno spesso volentieri.

passeggiata al ponte del diavolo

Non sai cos’altro vedere in provincia di Torino? Ti consiglio una visita al Parco naturale La Mandria  oppure al Mulino Val

 

4 Risposte a “Ponte del Diavolo di Lanzo Torinese – tra natura, bellezza e legenda”

  1. Non sono mai stata da quelle parti ma mi piacerebbe. Amo fare trekking e la località di cui ci parli sembra perfetta, oltre al suggestivo Ponte del Diavolo.

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